IL MERCATO IMMOBILIARE DOPO IL COVID 19

 

Cambiamenti del Mercato Immobiliare 

 

L’emergenza CORONAVIRUS non ha intaccato più di tanto i prezzi degli immobili, e lo conferma una recente indagine Istat, che presenta dati positivi, in crescita anche del +5/6% per ciò che riguarda il mercato di riferimento in alcune grandi città.

In sintesi, significa che nonostante l’arresto delle compravendite durante il periodo di lockdown, alla riapertura delle attività la situazione è tornata ad essere quella consueta, con un miglioramento in alcune aree territoriali e soprattutto alcune tipologie d’immobili hanno acquisito maggior valore.

Attraverso alcuni sondaggi il 46% degli italiani intervistati si è dichiarato propenso ad acquistare un immobile entro i prossimi 5 anni, mentre il 69% dei partecipanti al sondaggio ritiene che questo periodo sia tra i migliori per investire nel mattone.

Durante il prolungato periodo di “reclusione” dentro casa, sono sorte alcune riflessioni, la didattica a distanza e lo smart working, hanno evidenziato i limiti, degli appartamenti residenziali.

Le famiglie, oggi, desiderano case che siano non solo belle, ma anche funzionali, compatibili con la situazione climatica e ambientale, e considerando le agevolazioni fiscali in atto, è davvero condivisibile il desiderio di cambiar casa o di acquistarne una nuova.

 

Modalità di vendita e acquisto degli immobili

Il distanziamento sociale, ha creato nuove modalità, ad esempio le prime visite effettuate di persona presso l’immobile che si vuole acquistare, sono state quasi sostituite dai tour virtuali, che ci consentono di verificare attentamente ogni angolo della casa, di fermarci in un posto preciso, di ammirare attentamente un pavimento, di sognare, di immaginare una colazione in giardino in tutta tranquillità e comodamente dal nostro pc. 

Ma quali esigenze sono emerse? cosa vogliono le persone?

Sicuramente una preferenza verso unità abitative dalla metratura più ampia, con spazi aperti, terrazzi grandi e magari anche un giardino privato. Ecco quindi che quei mini appartamenti che, fino a poco fa, erano l’emblema della praticità, adesso non sono più nella testa delle persone.

Questo spostamento di preferenza ha influenzato anche le nuove costruzioni già in fase di progettazione, portando a ripensare le metrature, gli esterni e anche il cablaggio delle abitazioni. Dal punto di vista dei mutui, poi, i tassi sono molto bassi quindi il momento è favorevole per ottenere un finanziamento per l’acquisto.

Altro trend è quello dei servizi connessi all’immobile, come spazi attrezzati per la consegna della spesa a domicilio o per il coworking o sale riunioni che possano consentire di lavorare mantenendo le distanze. Inoltre vediamo maggiore attenzione per la tecnologia dei sistemi di areazione e condizionamento, nonché per la pulizia e sanificazione. 

 

Smart Working in casa

Il lavoro sta cambiando, e ce ne siamo accorti in questo momento storico, ci siamo resi conto che la maggior parte delle mansioni possono essere svolte a casa e non necessariamente serve la presenza in ufficio, lunghe ore di traffico o attese sui mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro non servono più.

Lo Smart Working ci ha cambiato la vita, e ci ha fatto capire, come oggi sia fondamentale avere una casa più grande.

Gli spazi, oggi, devono consentire a tutti non solo di vivere in maniera adeguata, ma anche di poter consentire una privacy assolutamente necessaria durante l’orario di lavoro da remoto.

Gli esperti affermano che il settore immobiliare consentirà la ripresa dell’economia nazionale, non possiamo che condividerlo e sperare che sia così.

 

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